Protesi mobile

La Protesi mobile consente di restaurare la mancanza di molti denti, ma anche della gengiva. Si distinguono una protesi mobile di tipo totale o parziale.

La protesi totale è interamente costruita in resina rosa che simula la gengiva e in resina bianca che simula i denti. Questo tipo di protesi è a totale appoggio mucoso (gengiva). Si costruisce nei casi di mancanza di tutti i denti.
Situazione iniziale: aspetto invecchiante delle vecchie protesi

Sorriso con le vecchie protesi e scorretto andamento antero posteriore dei denti Mancanza totale dei denti Vecchie protesi posizionate
1 Sorriso con le vecchie protesi e scorretto andamento antero posteriore dei denti
   (sx) con 
mancanza totale dei denti superiori ed inferiori (dx)
2 Vecchie protesi posizionate   

Nuove protesi posizionate 
e corretti rapporti protesici Gradevolezza del sorriso con nuove protesi
1 Nuove protesi con corretti rapporti protesici
2 Gradevolezza del sorriso con le nuove protesi

La protesi parziale anch'essa costruita da resina che simula la gengiva e da resina bianca che simula i denti, ma a differenza della protesi totale è agganciata ad alcuni denti rimanenti. La protesi parziale può essere scheletrata o combinata. Tutte le protesi parziali che verranno descritte in seguito differiscono per il tipo di sistema utilizzato per agganciare la protesi ai denti rimanenti.
La protesi scheletrata presenta una struttura metallica, con ganci che connettono la parte mobile ai denti rimanenti. La parte in metallo sostiene anche i denti artificiali, di resina e la finta gengiva.

Parti metalliche, di resina rosa (gengive) e bianche (denti) scheletrata
1,2 Parti metalliche, di resina rosa (gengive)
e bianche (denti)

scheletrata in bocca posizione di riposo
3 Visione in bocca                                           
4 Posizione di riposo


Per la Protesi combinata una parte mobile (scheletrata) viene unita ai denti naturali mediante attacchi saldati a corone dentarie artificiali in oro-ceramica oppure è unita ad impianti. Le corone in ceramica cementate ai denti contengono il meccanismo di attacco tra il ponte fisso e la protesi schelatrata. L'estetica e la funzione sono ottimali, i ganci sono assenti. Si distinguono una protesi combinata di tipo:

con attacchi
telescopica
- con cappette
- su impianti

La protesi con attacchi presenta una parte mobile agganciata ai denti rimanenti mediante un dispositivo ad attacco. Due o più denti rimanenti sono ricoperti con corona/e che hanno nella struttura la controparte dell'attacco presente nello scheletrato mobile. Non sono visibili i ganci.

Di seguito un lavoro del Dr. Martin Weber eseguito nel lontano 1989 e ancora oggi ben conservato e mantenuto dalla paziente, che giudica il lavoro in modo estremamente positivo.

denti inferiori naturali e ricoperti con corone in ceramica con attacchi a binario Protesi scheletrata inferiore inserita in bocca grazie ai binari presenti sulle corone in oro-ceramica
Particolare dello scheletrato con attacco
1 Denti inferiori naturali ricoperti con corone in ceramica con attacchi a binario
2 Protesi scheletrata inserita sui binari presenti sulle corone in oro-ceramica
3 Particolare dello scheletrato
con attacco

La protesi telescopica presenta la parte scheletrata mobile che si unisce ad una struttura cementata ai denti residui con un meccanismo di ancoraggio conico (una cappetta) la quale a sua volta è cementata al dente residuo. La protesi mobile scorre sulla cappetta e si aggancia ai denti grazie ad un meccanismo "conico".

Visione prima delle cure Situazione prima delle cure protesi telescospica
1 Foto pre-operatoria                                       
2 situazione prima delle cure

3 Scheletrato          
                                  

Scheletrato inserito sulla cappette. Visione della bocca Particolare delle cappette cementate Visione laterale
1 Scheletrato inserito sulla cappette                              
2 Particolare delle cappette cementate  

3 Visione laterale - La paziente richiede di mantenere il vecchio scheletrato inferiore

La protesi con cappette in oro e attacco a pallina si usa se i denti rimanenti hanno come unica parte sfruttabile la radice. La protesi si connette alle radici residue con delle sottili cappette in oro (cementate alla radice mediante un perno), che hanno nella parte centrale un attacco a pallina.
Questa si aggancia alla controparte, situata nello scheletrato con un meccanismo di attacco a pressione "femmina".

Caso clinico del Dr. Martin Weber.

Protesi totale superiore con cappetta prima della cementazione  

1 Protesi totale superiore con
cappetta prima della cementazione

Cappette inferiori cementate

2 Cappette inferiori cementate

Protesi inferiore agganciata alle cappette Estetica del sorriso

3 Protesi inferiore agganciata alle cappette
4 Estetica del sorriso

La protesi agganciata a impianti mediante attacchi a pallina o Locator si progetta e costruisce quando non esistono denti naturali rimanenti.  La protesi mobile è agganciata ad impianti endo-ossei che presentano degli attacchi a pallina o a forma di cilindro. In questo modo, anche chi non ha più denti potrà avere una protesi "ancorata" alla sua bocca.

mancanza totale dei denti inferiori Attacco locator sui due impianti inferiori Protesi con attacco
1 Mancanza totale dei denti inferiori               
2 Attacco locator sui due impianti inferiori

3 Protesi con attacco

Protesi agganciata ai pilastri
Protesi agganciata ai pilastri